130 anni della fondazione del "Circolo Alpino di Schio".
Il 30 novembre ricorrono i 130 anni della fondazione del "Circolo Alpino di Schio".
Uno scritto di Paolo dal Sojo, pseudonimo di Paolo Ghitti, alpinista e ricercatore storico.
COSA SONO “LE ALPI VENETE”?
Le Alpi Venete, testata promossa da un centinaio di Sezioni CAI di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sotto gli auspici della Fondazione Antonio Berti, nasce oltre settant’anni fa, precisamente nel marzo del 1947, in occasione del Convegno delle Sezioni Trivenete del CAI, allora tenuto a Vicenza. Se inizialmente era stata concepita come Notiziario intersezionale triveneto a periodicità quadrimestrale, dal 1951 la rivista opterà per la semestralità divenendo Rassegna delle Sezioni Trivenete del Club Alpino Italiano, proponendosi come cartaceo luogo di ricerca per chi intende approfondire la conoscenza della tematica alpinistica, scialpinistica, escursionistica, sociale e culturale inerente la montagna dell’area geografica nord-orientale, soprattutto dolomitica.
Del resto, il nome è un lontano richiamo all’antico oronimo Die Venetianer Alpen, che indicava la regione alpina sommariamente compresa tra Ortles e Alpi Giulie. La periodicità diviene dunque semestrale (due numeri l’anno: Autunno-Inverno e Primavera-Estate) e fin dallo storico convegno vicentino del 1947, la rivista continua tuttora a essere puntualmente editata.
UN PO’ DI STORIA
Nel gruppo dei fondatori della testata sono presenti alcuni tra i più bei nomi dell’alpinismo e del CAI nostrano, come il veneziano Alfonso Vandelli, il trevigiano Bepi Mazzotti, il triestino Carlo Chersi, l’udinese Giovanni Battista Spezzotti, il padovano Oreste Pinotti, il vicentino Umberto Valdo, lo “zoldano” Giovanni Angelini. Tra loro anche il sessantacinquenne Antonio Berti (1882-1956), illustre figura patriarcale dell’alpinismo dolomitico, anonimo autore del primo editoriale (nr. 1, luglio 1947). Già dagli esordi sarà il figlio Camillo Berti (1920-2018) a coordinare con acume e rigore il brillante progetto. Nel nucleo redazionale originario troviamo pure il vicentino Gianni Pieropan (1914-2000), sodale ideale di Berti nella cura della linea editoriale e figura-cardine che seppe sempre garantire qualità e continuità alla testata. La famiglia Berti, peraltro, stringerà ancor più il legame con la rassegna grazie ai disegni di Paola De Nat che andranno a illustrare, con peculiare originalità grafica, tutte le copertine di Le Alpi Venete fino al 1987. Da quell’anno la rivista si rinnoverà completamente rispettando sempre i canoni di austerità e competenza grazie al grande lavoro svolto da Armando Scandellari, Silvana Rovis, Danilo Pianetti e Fabio Favaretto. L’innovativa veste grafica sarà invece curata da Gianluigi Pescolderung, che continua tuttora a firmarla e che oggi ha assunto il ruolo di vicedirettore.
Attualmente il direttore responsabile della rivista, che come da statuto coincide con la carica di presidente della Fondazione Antonio Berti, è il padovano Angelo Soravia; mentre la redazione operativa è composta (oltre ai citati) da Mirco Gasparetto, Franco Soave e Francesco Lamo, supportata da Fiorella Bellio per la Segreteria redazionale, Diego Stivella per il sito web e Roberto Zanrosso per la gestione degli arretrati.
LA MISSIONE
Fin dalle origini, i compiti essenziali della rivista continuano a essere quelli di documentare l’attività alpinistica, scialpinistica ed escursionistica sulle montagne trivenete in genere, con particolare riguardo all’area dolomitica; di favorire la pubblicazione di studi e ricerche a livello storico, geografico e culturale, nonché tecnico-alpinistico e per la sicurezza, sostenendone la divulgazione anche mediante estratti monografici; di promuovere il dibattito su problemi sia d’interesse sociale, sia riguardanti l’alpinismo e l’escursionismo in generale, intesi anche nel periodo invernale; di promuovere e sostenere iniziative dirette ad approfondire e diffondere la conoscenza consapevole della montagna; di sostenere e favorire la pubblicazione di lavori monografici riguardanti ambiente, storia, attività alpinistica, scialpinistica, escursionistica.
In oltre settant’anni d’attività della rivista, grazie a coloro che in tutte le forme vi hanno collaborato, sono stati editi senza soluzione di continuità oltre 150 numeri: ben più di 15.000 pagine che scandiscono scritti di saggistica e biografie, servizi d’attualità e monografie, relazioni tecniche e notizie di nuove ascensioni, recensioni di volumi e pubblicazioni riguardanti la montagna, cronache sezionali e informazioni generali.
In questi ultimi settant’anni, oltre ad almeno un centinaio d’appassionati di montagna che hanno pubblicato i loro testi, hanno firmato contributi per Le Alpi Venete pure personaggi quali Dino Buzzati, Mauro Corona, Paolo Rumiz, Enrico Camanni, Paolo Cognetti… hanno inviato loro scritti alpinisti che portano i nomi di Enzo Cozzolino, Renato Casarotto, Reinhold Messner, Alessandro Gogna… sono stati intervistati decine e decine di protagonisti della montagna come Gino Soldà, Paula Wiesinger, Armando Aste, Raffaele Carlesso, Georges Livanos, Annetta Stenico, Bepi De Marzi, Luisa Iovane e Heinz Mariacher, Luca Visentini, Nives Meroi e Romano Benet, Marco Furlani, Lalla Morassutti, Maurizio Giordani, Ignazio Piussi …
Editrice d’una ventina d’estratti monografici storici, d’esplorazione e illustrativi, Le Alpi Venete è oggi un inossidabile contenitore che raccoglie, veicola e vuole tutelare l’enorme patrimonio culturale della grande comunità che guarda alla montagna.
Mirco Gasparetto
caporedattore
Le Alpi Venete è acquistabile esclusivamente tramite spedizione in abbonamento postale, da sottoscrivere presso le Sezioni CAI al costo di € 4,50 per i due numeri annuali.